Hi, my name is Frankie Hill

Non mi siedo mai in metropolitana. Neppure a Precotto. Neppure a mezzanotte. Neppure quando sono solo. Vagoni vuoti e scariche di elettricità. Ma io niente. Fermo come uno stoccafisso. Aggrappato al mio bel paletto di metallo. Se vogliono farmi poggiare il culo su uno di quei seggiolini di plastica dovranno mandare un’intera squadra di bigliettai a violentarmi. E venderò carà la pelle, statene pur certi.

E’ che non sono in grado di di-scri-mi-na-re. Non è il mio forte. Avevo cinque anni e la mamma mi portava per la prima volta sui mezzi pubblici. Bisogna sempre cedere il posto agli anziani, agli invalidi e alle donne incinte. Donne incinte? Son quelle con il pancione che poi c’è dentro un bambino. Oh bella, se lo sono mangiato? No. Cresce lì. Chissà che buio…e chi ce l’ha messo? Il papà. Perché faceva i capricci? Scendi, via, ché siamo arrivati.

E io mi impegnavo, giuro. Sopracciglia aggrottate. Quella lì ha la pancia grossa,  chissà se dentro c’è un bambino. Nel dubbio cedevo il passo. No, è solo obesa. E il posto me lo fregava qualche ragazzino più sveglio.  Quello lì col gesso è un invalido, mica si può sbagliare. Mi fottevano di nuovo. La signora nell’angolo non è più di primo pelo, se non mi alzo passo per maleducato, se mi alzo si offende. Mi sudavano le mani, per lo sforzo.

Che poi una volta mica c’era la vocettina DuomofermataDuomoetutticazzi. Per quelli alti meno di 1,50 m significava sbagliare una volta ogni due, in mezzo alla selva di gambe, mani e borsette. A sette anni finalmente ho imparato a contare le stazioni.

Tutte le mattine, nel tragitto verso lo studio, mi intercettano due prezzolati della Mondadori, semi-analfabeti. Una domanda, ti piace leggere? Personalmente preferisco la masturbazione. Mi avete già fregato una volta con i vostri trucchetti. Ti piacciono i fiori? . Vuoi fare il fiorista? No. Non ci casco più. E mandatemi pure a giocare con il cubo di Rubick, adesso. Ve le brucio tutte le aiuole.

Soundtrack: Skunx – Lars Frederiksen & the Bastards

15 pensieri su “Hi, my name is Frankie Hill

  1. Una volta ero in giro a Milano con E. e siamo scesi a prendere la metropolitana a Duomo. Non ero ubriaco, ma sono sicuro che la fermata dopo era ancora Duomo. Ancora non mi spiego il perche’. Forse ero solo innamorato…

  2. Buongiorno Swann, come potrei fare ad iniziare la giornata senza leggere un tuo post??? Sei incredibile!!!
    Riesci a farmi fare delle sonore risate .. l’unico rischio è che qualcuno sentendomi ridere da sola non intervenga con un TSO !!
    Tutto sommato però non sarebbe male ,, almeno mi riposerei.
    Complimenti cigno scrittore!
    Un abbraccio

  3. personalmente preferisco la masturbazione sarà la mia prossima risposta all’odioso quesito.
    ieri ho detto: l’ignoranza mantiene giovani. ma la tua risposta mi pare più convincente.

  4. @Mappi: nun m’hai letto, m’hai vissuto;
    @Burro: non eri ubriaco, quindi di certo dovevi essere innamorato. O forse E. è in grado di spostare stazioni con la forza del pensiero. Ma a pensarci bene non è poi così straordinaria se non ha saputo vedere i diamanti;
    @Una: aspetta di ricevere la parcella. Mica faccio ridere gratis io;
    @Trottolina: io non ho paura di sbagliare direzione. Sono certo che qualunque direzione è quella sbagliata. Quindi, in fondo, tanto vale;
    @Betta: tu non sei capace di rispondere male a nessuno, quindi probabilmente stai lì a sorbirti la pappardella tutte le mattine. E magari pure al pomeriggio;
    @Erba: hai perfettamente ragione. Io sono contro la scolarizzazione delle masse. Ignorante ruspante brutto e cattivo.

  5. Ma non fai prima a dirmi che non devo più passare di qui???
    – per una lacimuccia di cigno a colazione mi hai detto che potrei finire tossica ed in galera in terra straniera;
    – per una risata, dico una, mi vuoi mandare la parcella e chissà di quale importo
    Ho capito ho capito.
    Addio cigno crudele!

  6. @Una: no, dai, non esageriamo. Il consumo di lacrime di cigno non è punito. Semmai lo spaccio. Da questo punto di vista l’unico a correre dei rischi sono io. In secondo luogo, la risata è un bene di inestimabile valore. Mica posso permettermi di regalare risate, metti che poi si sparge la voce;
    @Mipa’: un risultato ancor più efficace si può ottenere mangiandolo, l’aglio, invece di appenderlo al collo;
    @Burro: prego (p.s. finiscila di postare barzellette di merda).

  7. @Una: io sono sempre di ottimo umore al mattino. Non credere alle sordide dicerie sul mio conto;
    @Frou: l’unica cosa bella di questo blog è il template. Non posso dire che questo sia il blog peggiore, per ovvi motivi, ma quasi;
    @Erba: la cultura stimola le ribellioni di piazza. Molto meglio fingere. Io ad esempio mi fingo colto per tirar su figa

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